Metrica giapponese

Lo haiku è un componimento poetico formato da tre versi – un concentrato di senso e di significato che si vuole trasmettere. Nessun titolo generalmente lo accompagna.

È formato da 3 versi composti da 5-7-5 sillabe. Nel conteggio le vocali si sommano. Per esempio: “vita e morte” sarebbero 5 sillabe ma  vi/tae/mor/te di fatto sono 4, lo stesso dicasi per fiam/maac/ce/sa sono 4sillabe e non 5.

Nello haiku il Kigo (riferimento stagionale) è il punto focale del testo ed è ciò che permetta il collocamento temporale (stagionale) della composizione. L’alternativa al kigo è il piccolo Kigo: un riferimento al giorno nel suo succedersi.
Lo Haiku che non contiene nè Kigo nè piccolo Kigo viene comunemente chiamato Senryu.
Haikai è composizione ironico demenziale con la stessa metrica dello haiku.

Il tanka invece è un componimento di 5-7-5 7-7 sillabe.

Più haiku messi insieme, così come più tanka, costituiscono un renga.

Il sedoka è un componimento con metrica 5-7-7, 5-7-7.

La metrica del Choka è un succedersi di 5-7, 5-7, 5-7, sillabe con finale 7-7.

Il keiryū è un componimento di quarantadue sillabe così suddivise 7-9-8 9-9.

Questi componimenti poetici sono traslati dalla cultura giapponese e non si addicono moltissimo alla nostra lingua. Inoltre, bisonga tener conto che ci deve essere sempre un riferimento che riguardi la natura. Un esempio di haiku, uno dei più famosi, lo trovate di seguito. Ovviamente, facendo la traduzione in italiano, il conteggio delle sillabe non coincide.

Nel vecchio stagno
una rana si tuffa
Rumore d’acqua
古池や蛙飛びこむ水の音
“Matsuo basho”

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